Le Contrade dell’Etna: l’edizione 2019 si trasforma e raddoppia
Dal 14 al 15 Aprile riflettori puntati sui vini etnei: al via l’edizione 2019 de “Le Contrade dell’Etna”.
La manifestazione, ideata e fortemente voluta da Andrea Franchetti (Passopisciaro), ha il merito di aver contribuito a fare del territorio Etna quello che oggi è: una delle aree vitivinicole più affascinati ed interessanti del panorama nazionale, e non solo.
Per l’edizione 2019 Contrade si trasforma, e raddoppia: non una ma ben due giornate di assaggi dedicati. Domenica 14 ci si concentrerà sulle anteprime 2018 (mantenendo quella che per dodici edizioni è stata la chiave di lettura della kermesse), mentre il lunedì verrà dato spazio alle vecchie annate. A non cambiare è il “dove”: saranno i saloni ed i cortili del Castello Romeo ad ospitare, per il terzo anno di fila, questo informale ma importante raduno del buon bere.
Più di settanta le cantine presenti: dalle storiche e “autoctone” alle più recenti novità, passando per i nomi che hanno fatto grande il territorio.
È infatti eterogeneo oggi il panorama del vino etneo: sono tante le chiavi di lettura, di interpretazione, e di vinificazione del Nerello Mascalese e Cappuccio, del Carricante e Catarratto. Ed allora, anche e soprattutto per noi produttori, l’occasione è ghiotta: per confrontarsi, per assaggiare e riassaggiare.
È importante lavorare insieme per rendere riconoscibile, sopratutto a livello internazionale, l’Etna ed i suoi vini: che in fondo poi, sono la riconoscibilità e l’identità territoriale, a far grande un areale vitivinicolo, Francia Docet.
Non so voi, ma io sento gli occhi delle critica, nazionale ed estera, puntati addosso: l’Etna è o non è una moda e, come tale, intrinsecamente passeggera? Crescerà o si arresterà? e se si arresterà manterrà la promessa di qualità? Sono queste le domande che sento fare in giro, alle fiere, alle degustazioni, tra amici (ho amici strani, lo so). In ogni caso non possiamo permetterci di sbagliare, per non sbagliare l’unica ricetta è il confronto, che per chi produce vino, beati noi, passa dall’assaggio.
Ci vediamo allora a Contrade, a degustare, ad approfondire, a conoscere ma soprattutto a bere e a mangiare*, che è quello che ci piace più fare. (La rima non era voluta).
*Novità mangereccia: quest’anno saranno presenti dei punti di ristorazione, ovvero In Cucina dai Pennisi, il Ristorante Veneziano, il Ristorante Le Delizie.